giovedì 15 luglio 2010

A proposito dell'acqua

Dalla terra nasce l’acqua, dall’acqua nasce l’anima…

È fiume, è mare, è lago, stagno, ghiaccio e quant’altro…
è dolce, salata, salmastra,
è luogo presso cui ci si ferma e su cui ci si viaggia
è piacere e paura, nemica ed amica
è confine ed infinito
è cambiamento e immutabilità ricordo ed oblio.

(Eraclito)


Mi sono imbattuto nella parola inglese waterboarding l’ho tradotta come “copertura d’acqua”. Ho pensato che fosse un nuovo sport, forse confondendolo con wakeboards, una specie di surf acrobatico praticato con una tavola più piccola…

Quanto mi sbagliavo!

Nell’aprile 2006 oltre cento professori di legge statunitensi dichiarano che il waterboarding è tortura, ed è pertanto punibile in base al codice penale federale U.S.A. Il waterboarding consiste nell’immobilizzazione della vittima e nella simulazione di un suo annegamento rovesciandogli secchiate d’acqua sul volto. Ciò produce, nel malcapitato, la terrorizzante sensazione di morte per annegamento. Secondo la legge, “la minaccia di morte imminente”, è definizione di tortura.Pochi giorni fa, il portavoce della Casa Bianca ha detto che l’annegamento simulato è stato usato ed è una pratica legale. Il presidente Bush si riserva il diritto di autorizzare la CIA ad adoperarlo nuovamente se le circostanze lo dovessero richiedere. Dick Cheney, Vice Presidente degli USA, non ritiene che “un tuffo nell’acqua” sia una forma di tortura, mentre, secondo il Senatore John McCain che subì torture come prigioniero nella guerra del Nord Vietnam, il waterboarding è una tortura intensa e può danneggiare in maniera irreversibile la psiche del soggetto.Cesare Beccaria famoso giurista, filosofo e letterato aveva, già nel ’700, analizzato a fondo il problema ed era arrivato alla conclusione che non si deve torturare, mai! Un paese civile non si serve della tortura per far parlare un reo confesso, la tortura non è strumento idoneo per scoprire la verità, la tortura innesca in chi se ne serve un processo di decivilizzazione, di mancanza di principi. La violenza dell’uomo dev’essere gestita con delle regole e con l’applicazione di esse.

12/02/2008

3 commenti:

  1. che bella tomba!!!!
    pero il morto è brutto da vedere!!!!!!!!!!!
    laura

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  2. Non è morto. E' in una vasca da bagno e gli buttano dell'acqua addosso per mettergli paura.

    Ciaoo,
    massimo

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  3. Che forte papi!!!!!!!!!
    però metti altre cose
    se no è brutto

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