lunedì 23 settembre 2024

Grecia in bici - Giungo ad Atene

Il Pilio è situato nell'Est della Grecia, la cui città più importante è Volos. 

Sono qui perché vorrei arrivare ad Atene dalla penisola di Evia, attaccata al continente da un itsmo di terra che sfocia ad Halkida. Ho la convinzione che passando di qua eviterei il grande traffico della capitale Greca. Ora sono a Kato Gaze e piove. Scopro che dal Pilio - neppure dal Sud, che è proptio di fronte all'Evia, nel Golfo Maliaco - non ci sono navi che traghettano. Devo quindi ritornare in dietro. Muovo Verso Lamia passando lungo zone pericolose, campi di zingari e cani randagi. Pedalo come un forsennato e dopo oltre 150 chilometri giungo stremato a Agios Serafim, dove mi accoglie il Camping Venezuela.

Il proprietario della taverna del campeggio, è un uomo burbero che mi offre del vino e che beviamo alla nostra salute. Ma tutte le cose belle passano. È ora di spostarsi verso Arkitsa. Già, non ho dimenticato il mio progetto di raggiungere Atene per l'Evia.
Ad Arkitsa mi imbarco per Loudra Edipsou, un ridente villaggio di Evia. Qui faccio parche provviste e mi sposto a Sud, ma solo per scoprire che la strada è interrotta. Per arrivare dove vorrei arrivare sono obbligato ad allungare il mio percorso di un centinaio di chilometri. Passo attraverso luoghi che mettono una tristezza infinita. Pedalo per ore attraverso montagne bruciate ed alberi abbattuti dagli apocalittici incedi del 2021/22.

A Rovies mi fermo un giorno per il maltempo e poi vado a Eretria ad imbarcarmi per il continente.

Le colline che vedo dietro Oropos mi fanno intuire che i 60 km che mi separano da Atene non saranno una passeggiata. Comunque, infine, tra chilometri in autostrada ed errori vari, ad Atene ci giungo.
Il camping è austero. In reception storcono un po' il naso perché non ho prenotato, ma poi mi permettono di soggiornare.

Questa è Carmencita... :-)

(Atene, 23.09.2024)


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