mercoledì 8 agosto 2012

ITACA - Konstantinos Kavafis




Se per Itaca volgi il tuo viaggio
fa voti che ti sia lunga la via
e colma di vicende e conoscenze.
Non temere i Lestrigoni e i Ciclopi
o Poseidone incollerito: mai
troverai tali mostri sulla via,
se resta alto il tuo pensiero e squisita
è l'emozione che ti tocca il cuore
e il corpo. Né Lestrigoni o Ciclopi
né Poseidone asprigno incontrerai,
se non li rechi dentro, nel tuo cuore,
se non li drizza il cuore davanti a te.

Fa voti che ti sia lunga la via
E siano tanti i mattini d'estate
che ti vedano entrare in porti
sconosciuti prima
Fa scalo negli empori dei fenici
per acquistare bella mercanzia
madrepore e coralli, ebani e ambre,
voluttuosi aromi di ogni sorta.
Recati in molte città dell'Egitto
a imparare dai sapienti.

Itaca tiene sempre nella mente.
La tua sorte ti segnerà l'approdo.
Ma non precipitare il tuo viaggio.
Meglio che duri molti anni, che vecchio
tu finalmente attracchi all'isola,
ricco di quanto guadagnasti in via,
senza aspettare che ti dia ricchezze.

Itaca ti ha donato il bel viaggio.
Senza di lei non ti mettevi in via.
Nulla ha da darti in più.

E se la ritrovi povera, Itaca non ti ha illuso.
Reduce così saggio, così esperto,
avrai capito che vuol dire un Itaca.

[trad. F. M. Pontani (1961)]



2 commenti:

  1. Anni di giovinezza, vita di voluttà...
    Come ne scorgo chiaramente il senso.

    Quanti rimorsi inutili, superflui...

    Ma il senso mi sfuggiva, allora.
    Nella mia giovinezza scioperata
    si formavano intenti di poesia,
    si profilava l'àmbito dell'arte.

    Perciò così precari i miei rimorsi!
    E gl'impegni di vincermi e mutare,
    che duravano, al più, due settimane.

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    1. Grazie Anonimo. E' bravo Kavasis: sentimento, concisione, sensualità, bellezza, magia. Si adatta alle mie origini greche.

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