La versione cinematografica de “I ponti di Madison County” ha sicuramente dato notorietà al bel libro omonimo di Robert J. Waller, da cui è stata tratta. Poiché il protagonista, Robert Kincaid, è un fotografo del National Geographic, la redazione della rivista ha ricevuto numerose richieste di lettori che domandavano quando è stato pubblicato il servizio sui ponti coperti realizzato da Kincaid.
La risposta è stata: mai.
La storia raccontata – prima nel libro, in seguito nella versione cinematografica interpretata da Meryl Streep e Clint Eastwood e poi in varie rappresentazioni teatrali -, è pura finzione e così i suoi personaggi. La vicenda narra di un fotografo e del suo servizio per il National Geographic sui ponti coperti nella contea di Madison in Iowa. Questi, casualmente, incontra Francesca, casalinga di origine italiana, i cui figli e marito sono via per una fiera di bestiame. Tra i due sboccia un grande amore e vivranno quattro giorni d’intensa passione cui, però, rinunceranno per non sciuparla con la quotidianità ed il rimorso di Francesca per aver lasciato la famiglia. Il ricordo di quei giorni non li abbandonerà mai e darà vita prima al “servizio” per il National, poi ad un libro fotografico che Kincaid dedicherà alla sua mai dimenticata Francesca.
Una romantica storia d’amore, di fantasia, ma verosimile. Quando si iniziò a girare il film, il National Geographic decise che anche la ricostruzione dell’attrezzatura fotografica doveva essere reale. Così furono inviate sul set due borse con macchine fotografiche usate negli anni Sessanta da un fotografo del National e venne realizzata, per l’occasione, questa finta copertina del maggio del ’66 e le foto del libro “Four Days” che vantano la paternità di Clit Eastwood.
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